Non me ne fregava assolutamente niente di quel convegno. Non sapevo nè di cosa trattasse, nè mi interessava saperlo. "Vado là" - mi sono detto - "cerco di incontrare quella persona, e poi chissà..."
Chissà che sia la volta buona che anche per me, si aprono le porte del "paradiso". Solito inferno, invece.
E che avrei dovuto aspettarmi da uno così? Me lo immaginavo snob. Terribilmente arrogante. Ignorante! E difatti! Come lo descrivi uno che ti da appuntamento alle 17:30, e poi verso le 18:30 ti dice che non viene. Che non se ne fa niente.
E ormai ero li. Dall'altra parte di Roma!
Il Convegno era organizzato dalla Camera dei Comuni (o qualcosa del genere) ed erano stati invitati a partecipare tutti assessori d'Italia.
Ma di ciò me ne sono accorto solo dopo... solo quando a causa di un malinteso hanno pensato che fossi un assessore anche io, e mi stavano scortando nemmeno tra il pubblico (composto da assessori), ma sul palco dei relatori.
Come dicevo, tutta colpa di un malinteso: appena sono entrato nell'aula, la prima domanda che mi hanno fatto è stata la seguente: "di che comune è?". Mi avevano scambiato per un assessore. Io ho risposto, senza sapere a cosa si riferissero, che ero del Comune di Roma. Sono nato a Roma, vivo a Roma, che avrei dovuto dirgli, che ero del Comune di Milano?
E quelli stavano proprio aspettando un emissario del Sindaco, e hanno creduto che fossi io.
Un emissario in borghese, di quelli che vengono a controllare che tutto vada per il meglio. Di quelli che se sgarri, cazzi tuoi!
E così, eccovi i miei 15 minuti di popolarità: tutti servili al massimo, hanno iniziato a correre intorno a me con una frenesia che non ho visto nemmeno negli studi legali dove ho lavorato. Pensavano di avere un VIP tra le mani: "la microfoniamo subito"...mi dice una.
E che dovevo fare? Io appena vedo un microfono mi prende la sindrome dello Show-man! Passati radiofonici che lasciano il segno...
E così mi stavano accompagnando sul palco, pronti tutti a cedermi la parola. Cosa avrei detto alla platea di assessori? Forse che avevo appuntamento con un tipo snob. Uno arrogante. E sicuramente anche ingnorante. Perchè arroganza e ignoranza vanno a braccetto. Sempre!
E poi, che altro? Che alla fin fine, tra quel tipo e tutti loro, non è che notassi chissà quale differenza? Ma arriva quella ragazza, quella che mi aveva fissato l'appuntamento con lo snob.
Sbroglia l'equivoco, e tranquillizza tutti: non sono l'emisssario del Sindaco.
Un paio di assessori di qualche sperduto Comune, si erano presi anche il mio numero. Appena scoperto il malinteso, uno l'ha cancellato, davanti a me. Se non sei almeno il vice-sindaco di Roma, mica l'assessore allo sport del Comune di Vattelappesca, si interessa a te.
L'altro invece non l'ha cancellato subito. Se lo sara tenuto per farmi scherzi telefonici (oggi mi ha telefonato uno che cercava un certo Paolo...)
Tutto finisce così. Il resto sono solo discordi inutili di assessori che non facevano altro che reclamare altri finanziamenti pubblici. Vogliono altri soldi. Nostri soldi.
Avevo 50 centesimi a portata di mano. Dite che avrei dovuto tirarglieli?