domenica 25 novembre 2007

Follow the White Rabbit

Conoscere un blogger nella vita reale? Mai e poi mai! Non puoi sapere chi si cela dietro a un blog. Potrebbe esserci anche Jack lo Squartatore...e tu che fai? "Si, Jack, mi farebbe piacere conoscerti, incontriamoci nella vita reale". Eh no, non si sa mai! Magari apri le porte a un cavallo di Troia che poi, quando meno te lo aspetti, gli si apre la pancia e fa uscire i più torbidi eroi greci che ti riducono a ferro e fuoco.
Vale la pena rischiare?
E poi io sono pure uno introverso. Che non significa timido. Significa introverso! E vi pare che posso trovarmi bene con qualcuno che nemmeno conosco? Come si fa? Io non ci riuscirei!!!
Però, però...
Da un pò di mesi "bazzico" dalle parti del blog della Coniglia, un blog che inizialmente mi aveva colpito perchè l'autrice, oltre a proclamarsi "Coniglia", si proclamava anche "metallara", e di qui una certa comunanza di intenti con ciò che io ero/sono/(forse) sarò ancora: un "metallico" (e di fatto presto aprirò una ferramenta. "Leggiamo qui" - mi dissi la prima volta che incappai nel sito della Coniglia - "magari trovo una socia per la ferramenta").
Poi è stata un'escalation: ho linkato il suo blog (non appeno ho imparato a linkare), poi le ho spedito una mail, poi un'altra, un'altra avrei voluto spedirgliela pure, ma causa impegni impellenti, che continuano a impellere anche adesso, non ho avuto tempo. (Ma il pensiero di scriverle c'era!!!)...
E tuttora, ogni volta che mi collego a internet devo assolutamente andare a vedere che scrive la Coniglia, sennò cado in crisi d'astinenza (peggio di una droga, insomma! La Coniglia è una pericolosissima spacciatrice di post).
E meno male che il suo non è un sito a pagamento, sennò, per tutte le volte che ci sono andato, a quest'ora sarei fallito!
Si chiama intuito. Ommeglio - nel caso mio e di Dylan Dog - si chiama "quinto senso e mezzo". Vabbè, intuito o quinto senso e mezzo, chiamatelo come vi pare, ma mi ero accorto che dietro al blog "La Coniglia" si celava una bella persona (e non il mio caro amico Jack)...
Una di quelle persone che è un peccato perdersi! E infatti, non me la sono persa: ho approfittato della sua permanenza a Roma per conoscerla.
Appuntamento in una pizzeria dalle parti di Piazza di Spagna, in una giornata di pioggia di quelle che esci solo se hai una crisi d'identità e credi di essere Noè ("Vigile!!! Vigile!!! Mi faccia passare! Io c'ho l'arca! I semafori valgono per le macchine, non per l'arca").
Davanti la pizzeria, una domanda sorge prepotentemente spontanea: "come la riconosco"?
Arriva un sms: "una liscia una riccia, una chiara e una scura! Come entri siamo subito a sinistra! Io ho1maglione bianco e viola sotto!"
Una "bionda e una scura"? "Avrò mica appuntamento con due birre??? No, ragiona, una birra non va in giro con un maglione!!"
2 ragazze sedute ad un tavolo: "Ciao, sei Francesca?"
Siiiii, è lei!!! Trovate! La Coniglia e Emi (una blogger che non conoscevo nemmeno via blog, ma della quale consiglio a tutti la lettura visto che scrive molto bene).
Com'è la Coniglia?
Carinissima.
Simpaticissima.
Dolcissima.
Anche leggendo il suo blog si può carpire che la Coniglia ha quelle caratteristiche (e te ne accorgi anche se non hai il quinto senso e mezzo mio e del mio socio Dylan), ma la Coniglia "live" è tutta un'altra cosa! La sua simpatia e la sua dolcezza sono amplificate. Immaginatevi la Coniglia in "versione blog" elevata all'ennesima potenza (elevata a se stessa, insomma!!!)...
E tutto quello che fa la Coniglia, è spettacolare! Avrò visto migliaia di persone scendere dalla scalinata di Trinità dei Monti, ma nessuno mi ha mai colpito più di tanto! Esseri impersonali che salgono e scendono, nulla di più. (manco ci spreco un punto esclamativo)
Invece, se scende la Coniglia... ehi, scende la Coniglia! Fermate Roma, scende la Coniglia!!!
Un piede abbandona uno scalino per raggiungere quello successivo.
Ferma lì! In equilibrio perfetto, lei sorride all'obiettivo di una macchinetta fotografica impungata dal sottoscritto.
Nell'incertezza di un piede a metà strada tra uno scalino e il successivo, la Coniglia ti sorride e rimane in equilibrio perfetto!
Quello stesso equilibrio perfetto di dolcezza e simpatia che la rende incantevole!
Che poi guarda la foto e ti dice "Sembra che sto candendo!!" Te lo dice sorridendo!
No, non stava cadendo!
Era un perfetto equilibrio di dolcezza e simpatia! Che la rende incantevole!
Ebbene, miei cari amici blogger, con questo post vorrei lanciare un appello al Coniglio, e spero che voi tutti vorrete sottoscriverlo:
CONIGLIO SPOSA LA CONIGLIA!!!
(sennò ce la sposiamo noi)

giovedì 22 novembre 2007

I Savoia vogliono 'li sordi!!!

Cari amici blogger...e allora? Siete voi che state tancendo sull'argomento, o sono io che da un pò latito sui vostri blog (ma vi assicuro, che per par condicio, sto latitando anche sul mio, quindi, non voletemene) e perciò non sono a conoscenza delle vostre prese di posizione!?!!?!
Uè...ma avete sentito anche voi? I Savoia vogliono il risarcimento danni da parte dello Stato italiano. I Savoia vogliono i soldi da Noi!!!
E non so voi, ma io sto abbastanza a secco, dove li prendo 'sti soldi???
Che poi, manco a dire che sono pochi! Evidentemente i "Regàli" non si accontentano di poco! 260 milioni!
E vabbè, ma che sarà mai per gente come noi, precaria fino all'osso! E' giusto risparmiare un pò dei nostri soldi per loro!
Poverini, sono stati in esilio per 54 anni e lo Stato italiano gli ha confiscato tutti i beni. Ma proprio tutti! E quindi, giustamente, li rivogliono! E poi, il Principe Emanuele Filiberto lamenta il fatto di avere l'accento svizzero! Colpa dello Stato italiano che ha esiliato la casata! Sennò lui a quest'ora magari avrebbe l'accento di Pulllcinella!
Poveri Savoia!
Ma quanti miei coetanei non hanno potuto conoscere i loro nonni perchè morti durante la guerra, e quante case, di persone umili, sono state distrutte! E quelle leggi razziali, che i Savoia accettarono di sottoscrivere...in quanti hanno perso la vita...
Chi risarcirà tutte quelle persone?
Ma non facciamo confusione: non è il caso di addossare ai figli le colpe dei padri. Gli attuali Savoia, non hanno responsabilità per ciò che è stato perpetrato dai loro antenati!
E va bene, non vi incolpo per il passato!
Ma per il presente! Nessuno di loro, infatti, ha accettato di voler giurare sulla Costituzione italiana. Fosse per me, solo per questo motivo, non li facevo tornare in Italia, li avrei lasciati in esilio in Svizzera, in compagnia di Heidi!
E che fai, riconosci lo Stato italiano quando ti pare, e cioè solo quando vieni a batter cassa chiedendo la modica cifra di 260 milioni!?!!?!?!
E no, non si fa così...
Ma non ho scritto questo post per fare polemica, anzi, per trovare una mediazione! Cari lettori, propongo una iniziativa per accontentarli!
Mettiamo da parte, ognuno di noi, una moneta di 2 Euro per i Savoia.
Poi, andiamoli a cercare e tiriamogliela addosso!
Volevate i soldi? Eccoveli...
10 punti a chi fa centro!!!
(o meglio, 10 punti a chi viene colpito in testa dalla moneta)

giovedì 15 novembre 2007

Chi vuol essere un "inutile"?

Capita a tutti di sentirsi inutile. A volte è capitato anche a me, ma io ho capito che il sentirsi inutile, non è uno stato reale, ma solo una percezione alterata di se stessi.
E allora, il rimedio per riprendersi c'è, e io l'ho trovato! La mia magnanimità pertanto mi spinge a suggerire tale rimedio anche a voi! Chissà che anche oggi non sono riuscito a fare la mia opera buona quotidiana!
Quando mi sento inutile (ripeto, capitata a tutti) io penso agli 883 e mi passa tutto!
In particolare, penso a uno dei componenti degli 883 come apparvero nella loro prima formazione, quando nessuno ancora li conosceva e qualcuno ipotizzava che il nome di quel gruppo fosse dovuto al numero dei componenti dello stesso: 883 persone che cantano e suonano!
Tanto che, quando li ho visti per la prima volta su quel palco del Festivalbar (credo nel '91), mi ero chiesto dove avessero lasciato gli altri 881 elementi.
Domanda errata, da riformulare! Infatti, nel corso dell'esibizione mi sono reso conto che sul palco non c'erano 2 persone, ma 1 e 1/2. La domanda esatta, e correttamente formulata, era la seguente: "che fine hanno fatto gli altri 881 e 1/2 componenti del gruppo"?
Difatti sul palco c'era una persona che cantava (Max Pezzali), e un altro essere che gli zompettava intorno: Mauro Repetto.
Ecco, quando io mi sento inutile penso proprio a lui, Mauro Repetto, l'inutile per antonomasia. Mi ricordo che c'è chi in un momento della sua vita è stato peggio di me, e mi risollevo! E' un dovere risollevarsi quando sai che c'è qualcuno che è stato peggio di te. Se non ti risollevi, sei un egoista!
Se ne accorsero tutti che Mauro Repetto era davvero inutile.
La domanda si levò unanime dagli sguardi increduli di tutti gli spettatori che hanno assistito alle performances del duo (anzi, dell'unoemezzuo). Una domanda di quelle affilate, più affilate di una spada che ti taglia la lingua (così poi nemmeno puoi leccarti le ferite, dopo che ti è stata formulata), una domanda che esige una risposta improrogabile: "ma quello lì che zompetta sul palco, che cazzo ci sta a fare?".
Nessuno ha mai capito l'utilità di Mauro Repetto. Persino Max Pezzali era in difficoltà nel giustificare la presenza del Saltapicchio. Probabilmente qualcuno gli avrà fatto notare che sarebbe stato più saggio far entrare nel gruppo un canguro, così per lo meno fai contenti quelli del WWF! Che tra l'altro il canguro salta pure meglio di Mauro Repetto!
Ma Max Pezzali si giustificava sostenendo che in fondo in fondo Mauro Repetto non si limitava a zompettare, ma collaborava nella stesura dei testi delle canzoni.
Inutile dire che non ci ha mai creduto nessuno.
Nemmeno Max.
E i canguri, negli zoo, gridavano vendetta!
L'inutilità di Mauro Repetto è differente da quella che possiamo percepire noi comuni mortali di noi stessi. Infatti la nostra è solo una percezione che talvolta bussa alle porte e contribuisce a deprimerci. L'inutilità di Mauro Repetto invece, era uno stato reale. Lui non si percepiva inutile. Lui inutile lo era veramente! Tutti lo sapevano che era inutile. Persino i canguri dello zoo! Solo lui non se ne accorgeva. E dagli a zompettare!
Alla fine persino Max Pezzali se n'è accorto, tanto che dopo il secondo disco il buon Mauro è stato allontanato. Dissero che si era lanciato in un progetto solista negli Stati Uniti. La verità è che Max Pezzali, recatosi in visita allo zoo, si era reso conto che persino un canguro poteva collaborare alla stesura dei testi meglio di quanto potesse fare Mauro Repetto. E così andò a finire...
Insomma, se un giorno vi sentite inutili, pensate a Mauro Repetto e tutto vi passerà: c'è chi in vita sua è stato peggio di voi!
Coerenza a questo punto vorrebbe che caricassi un video in cui appare Mauro Repetto.
Ma non lo farò in quanto reputo sia giusto concedere al buon Mauro il diritto all'obblio, dopo tanti anni.
Inoltre, a dire il vero, non è che mi piacciano troppo le canzoni degli 883!
Se non altro posso dire che Max Pezzali mi è simpatico, ci uscirei volentieri una sera per berci una birra in compagnia. "Max la tua musica non mi piace, ma tu mi sei simpatico. Cin cin, alla tua. Come mai a Roma? Ah, per visitare lo zoo? Coooosa? Mauro Repetto è li che si trova, non era negli Stati Uniti per tentare un progetto solista? Coooome? L'hanno scambiato per un canguro e l'hanno rinchiuso allo zoo? E' rimasto lì per tutti questi anni???"...
No, niente musica degli 883, mi dispiace!
Vorrei però approfittare del tema scelto per la stesura di questo post (l'inutilità) per farvi ascoltare "Suds and Soda" di Deus, un cantante belga che in Italia conosco solo io. Chissà che non sia anche di vostro gradimento! Il video mostra un altro esempio di inutilità: difatti accanto al cantante (Deus) figura un individuo che lo tiene per mano e per tutta la canzone non fa altro che ripetere a raffica la parola: "Friday". Che cavolo avrà poi da fare di venerdì chissà chi può immaginarlo!
Ebbene, quell'individuo è come Mauro Repetto, solo che quest'ultimo lo rimpiazzi alla grande con un canguro, mentre il compagno di Deus no, perchè i canguri non sanno ripetere a raffica la parola "Venerdì". Possiamo però suggerire a Deus di provare con un pappagallo!
Evidentemente, paese che vai, inutile che trovi!
Inoltre la canzone è interessante perchè fornisce lo spunto per un nuovo cocktail: ad un certo punto del testo dice: "Suds and Soda mix ok with beer". Che ne dite, vale la pena di provare questo Birra mix con suds e soda? Sapete che vi dico? Esco con Max Pezzali e glielo faccio provare. Se sopravvive, vi farò sapere...


martedì 13 novembre 2007

AzzecCoca-Cogarbugli (Ghimmi OO, Ghimmi OO...)

Cari amici, blogger e non! Devo confidarvi che in seguito agli esiti insperati di quel concorso che ho fatto, mi sento avvolto da un'aura di invincibilità. Una di quelle auree di cui è pericoloso avvolgersi perchè si perde facilmente il contatto con la realtà. Ed è very dangerous!
Ebbene, possiamo dirlo. Sabato scorso, gli Azzeccagarbugli me li sono bevuti tutti. Uno ad uno!
E la soddisfazione è stata talmente immensa che ormai vado in giro con uno spremi-agrumi, e appena incontro per strada un Azzeccagarbugli mi avvicino e lo spremo come un limone! (ho inventato uno spremi-azzeccagarbugli, insomma)...
Ebbene, considerato l'elevato numero di Azzeccagarbugli spremuti, ormai posso aprire un'impresa di imbottigliamento e rivendita di succo di Azzecagarbugli. Chissà che magari non avrò più successo di quello che ha inventato la Coca-Cola!
Già immagino la pubblicità: "malto chiaro, sapore intenso. No, non è Glen-Grant! E' succo di Azzecagarbugli!!!! GHIMMI OO, GHIMMI OO!".
Allora, come vi dicevo, è comunque un male avvolgersi in un aura di invincibilità. Difatti, proprio oggi, dopo aver spremuto ed imbottigliato l'ennesimo Azzeccagarbugli, ho incontrato sui miei passi la signora rompiballe del piano di sotto. Quella che ogni volta che mi incontra mi racconta sempre la solita storia: che suo figlio non vuole studiare! (Due palle che manco vi immaginate!!!)
Ho pensato questa volta di sottrarmi al solito atroce racconto (che ormai conosco a memoria) e pertanto, con decisione fulminea, mi sono risoluto a sperimentare su di lei lo lo spremi-azzeccagarbugli!
I had a dream! Una miscela esplosiva, composta da succo di Azzeccagarbugli con qualche spruzzatina di succo di signora rompiballe del piano di sotto!
Già pregustavo il successo commerciale. Anzi, il successone commerciale, megagalattico. GHIMMI OO, GHIMMI OO...
Ma subito ho dovuto ricredermi quando ho potuto appurare che con la signora rompiballe del piano di sotto, lo spremi-azzeccagarbugli non funziona! La signora ne è immune!
Troppo tardi ormai per scappare!
Mi sono dovuto fare due piani di scale insieme a lei (perchè quando la sfiga ci si mette, si rompe pure l'ascensore e quindi ci mancava poco che la signora dovessi accollarmela sulle spalle) la quale mi ha torturato con le sue solite - e tristemente note - storie su suo figlio che di studiare non ne vuole sapere.
Alla fine, io non sono riuscito a spremere lei, ma lei, come al solito, è riuscita senza uno spremi-agrumi o altri strumenti diabolici, a rompere le balle dell'inquilino del piano di sopra che inspiegabilmente se ne andava in giro armato di spremi-agrumi. GHIMMI OO, GHIMMI OO...

lunedì 5 novembre 2007

Pasta al forno



Sinceramente non riesco a capire per quale motivo ogni volta che annuncio al mondo intero che sto per preparare la pasta al forno, assisto alla "morìa delle vacche". Cioè casa mia si svuota, e tutti i miei amici staccano il telefono per non farsi raggiungere per paura di essere invitati a pranzo. E questo fenomeno si è verificato anche domenica scorsa, quando ho annunciato con tutti i mezzi di comunicazione di cui disponevo (telefono di casa, cellulare, sms, e-mail) la seguente notizia: "per pranzo preparo la pasta al forno". Ecco quali sono state le reazioni alla notizia. I miei genitori che si trovavano fuori città hanno "casualmente" deciso di prolungare la permanenza per qualche altro giorno. In particolare mi hanno fatto sapere che sarebbero tornati lunedì pomeriggio, e hanno specificato: "non preoccuparti per noi, non serve che ci fai trovare niente da mangiare. Nemmeno la pasta al forno".
Mia sorella invece, del tutto accidentalmente, ha approfittato del fatto che fosse domenica per andare a mangiare fuori con il fidanzato. Cavolo è rimasta 4 giorni a casa tra le scatole, e guarda caso proprio domenica andava a mangiare fuori!
Se non altro, approfittando del fatto che avevo casa completamente libera, ho pensato di invitare a pranzo la mia "amica". Ma anche lei è stata perentoria e ha posto un aut-aut: o me o la pasta al forno! E pertanto finchè la pasta al forno è libera di scorazzare in giro per casa mia, lei potrò ammirararla solamente in foto. Anzi, nemmeno in foto, visto che anche le sue foto sono scappate di casa appena hanno "captato" che stavo preparando la pasta al forno.
Ho chiamato quindi un mio amico, il quale mi ha detto che non poteva accettare l'invito in quanto doveva lavorare. (Di domenica????)
A questo punto, sconsolato, ho mandato un sms al mio amico Salvatore di Napoli, con cui gli esprimevo la mia delusione per il fatto che nessuno voleva accettare il mio invito. Salvatore ha risposto con questo sms: "ora anche per me è diventato un triste giorno: difficile tollerare l'indifferenza nei confronti di una pasta al forno degna di principi e regali, e mi rammarica non poter adeguatamente onorarla. Cerco di tollerare l'inquietudine di dover rinunciare a godere di suddetta bellezza per il palato. Buon appetito". Letto questo sms ho esultato, illudendomi di aver finalmente trovato qualcuno con cui condividere la mia pasta al forno. Ma il mio entusiasmo è svanito quando dopo pochi secondi è arrivato un nuovo sms di Salvatore che diceva: "comunque non contare sul mio aiuto per far fuori la pasta al forno, perchè finchè arrivo a Roma si raffredda".
Insomma, alla fine, come al solito, non sono riuscito a trovare nessun commensale. Ma vi pare giusto? Ehm ... c'è qualcuno di voi che si offre per la prossima volta che preparo la pasta al forno? Non affollatevi, mi raccomando!