Ho sempre pensato che il Cefrata fosse un tipo "camaleontico"...
Me lo ricordo quelle sere, ai tempi dell'Università: appuntamento a Piazza Venezia, davanti al museo delle cere. Io arrivavo sempre con 5 minuti d'anticipo sull'orario previsto per l'appuntamento, e quando arrivavo, lui già era lì, forse da un quarto d'ora. Immobile, sotto quel palo della luce.
Camaleontico, come dicevo prima.
Sembrava infatti una statua di cera. Una statua di cera, davanti al museo delle cere...
E se ci davamo appuntamento in pizzeria, che sembianze avrebbe assunto? Quelle di una pizza?!?! Che magari, affamato come sarei stato, lo avrei pure addentato..
Scena orripilante: io che nell'aspettativa di mangiare una pizza, addento il Cefrata...
BBBBBBRRRRRRrrrrrrRRRRRRRRRRrrrrrrrrrrRRRRRRrrrrrrrrr
Fortunatamente l'appuntamento non era di fronte a una pizzeria, e il Cefrata, giustamente, davanti al museo delle cere, se ne stava immobile come una statua di cera, sotto il palo della luce!
Evvagli di clacson, di abbaglianti e di doppie freccie...per comunicargli che ero arrivato, per farlo smuovere...anche perchè sotto il calore della luce, temevo che la statua potesse sciogliersi.
E poi, e poi...
E poi, aspettavamo insieme l'arrivo delle ragazze...Che si prendevano sempre "il quarto d'ora accademico". Cioè, loro lo chiamavano così. In realtà, se non avevano mezz'ora almeno di ritardo, non si intravedevano!
Ragazze bellissime! Con orologi sfasati, ma pur sempre bellissime!
E io glielo avevo detto al Cefrata. "Cefrata, lasciale stare quelle ragazze, non fanno per te!"...
E lui no! Camaleontico tra le donne, come sempre, a suo perfetto agio!
Cefrata togliti quella parrucca che sembri un trans. Anzi, sei un trans...
Tra le rovine del Foro romano, di nuovo un consiglio: "Cefrata, le ragazze, lasciale a me. Dammi retta, una volta tanto"...
Ma lui, camaleontico come sempre, tra le rovine del Foro, non mi ascoltava. Camaleontico al punto che mi sembrava di parlare con un sasso.
Time will tell...
E il tempo è passato... E ha detto...
Quelle ragazze non le frequentiamo più...
Ma un ricordo di quelle ragazze, resta!
Ehssssiii, cazzo, un ricordo resta sempre!
E il ricordo in questione, è una multa che il Cefrata si è beccato 3 anni fa.
Proprio quella sera in cui gli avevo detto: "Cefrata, rimani a casa, con le ragazze ci esco io. Da solo".
E invece no. Ha insistito per accompagnarmi. Con la sua macchina.
Alcuni giorni fa gli è arrivata la cartella esattoriale: sono 230 Euro da pagare.
Bel ricordo! Veramente bello...
E il Cefrata, è camaleontico come sempre.
Da bravo praticantuccio avvocatino si è preparato il suo ricorso in opposizione alla multa. E poi ci ha piazzato sopra il mio nome.
"Lo faccio a nome tuo", mi ha detto.
"E perchè? Fallo a nome tuo! Perchè devi usare il mio nome?"- ho protestato!
Poi mi sono ricordato: "è camaleontico, è naturale che se fa un ricorso e io gli sono vicino, lui si sente me".
Ma il problema è questo: il ricorso è fatto malissimo.
Fatto con i piedi. E sopra, c'è scritto il mio nome. Ma io non c'ho messo mano. Insomma, anche se non l'ho fatto io, la figura di merda la faccio io. Tutta.
E gliel'ho pure detto: "Cefrata, questo ricorso fa schifo".
E anche se stavolta non eravamo tra le rovine del Foro, mi sembrava lo stesso di parlare con un sasso.
"E dammi retta una volta tanto, il ricorso è tutto da rifare, così perdi la causa!"
Niente.
Parli con sasso. Parli con Cefrata.
Io a Cefrata gliel'ho detto che il ricorso fa schifo..
E tre anni fa, io a Cefrata glielo avevo detto quella sera di rimanersene a casa...
Cefrata, stattene a casa, stasera! Punto e basta!
Fa pure freschetto...
Eeeetciiiiiiuùùùùùùùùùùùùùùùùùùù
"Cefrata soffiati il naso che fai schifo. Non lo vedi che le ragazze ti guardano male"
Che figure mi fai fare, Cefrata!!!